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Alcune Immagini Del Castello di  Drena

 

29 maggio 2003


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"..l'edera aveva ricoperto i brandelli dei muri, le colonne, i radi architravi rimasti intatti. Erbe selvatiche invadevano il terreno per ogni dove... rovistando tra le macerie trovano a tratti brandelli di pergamena.... sopravvissuti come tesori sepolti nella terra, e incominciai a raccoglerli come se dovessi ricomporre i fogli di un libro......."(U.Eco). Oggi visita al castello di Drena a sud-est di Trento andando verso Riva del Garda prima di Arco. Già dal fondo valle è visibile la grossa torre che si staglia contro il cielo azzurro di questa caldissima giornata di fine giugno 2003. La leggenda narra che Carlo Magno, re dei Franchi, investì un certo cavaliere di Saint Jean, originario della Gallia Belgica, dei castelli di Riva, Massone-Varignano, Dro e Drena. Secondo questa tradizione dal leggendario cavaliere sarebbe poi derivata la casata dei Sejano a lungo proprietaria del feudo. Questo accadeva nell'anno 775. Nell'anno 1175 il castum Drenae è venduto da Bartolomeo Sejano ad Odorico d'Arco per 240 lire d'argento. Nell'anno 1266 Cubitosta d'Arco in dissidio con i propri parenti, lascia come unici eredi del castello i signori di Senajo anche se, in realtà questi ultimi non riuscirono mai ad entrarne in possesso. Nell'anno 1407 con l'aiuto delle truppe veneziane i signori d'Arco riconquistano il castello procedendo, di seguito, alla ristrutturazione nelle forme attuali. Nel 1703 le truppe franco-spagnole del duca Vendome assaltano ed incendiano il castello

 

 

 

Nel 1983, il 12 ottobre il Comune di Drena acquista dalla Fondazione d'Arco di Mantova, erede degli antichi proprietari, la collina su cui sorge il castello con i ruderi.

 

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Chiara Defant proporrà al castello di Drena una mostra di costumi storici dal 4 luglio al 31 agosto e la possente cortina merlata e l'imponente mastio, che dal XII secolo vegliano la valle del Basso Sarca, diventeranno i custodi di un affascinante gioco di colori e di rimandi a quadri e affreschi conservati in castelli e musei del Trentino. La severità e austerità della fortezza, un tempo popolata di uomini in armi, oggi si anima dei giochi antichi: scacchi e dadi, carte e giochi all'aperto, musiche e danze che erano i passatempi più diffusi tra i nobili, liberi dagli impegni della guerra e delle lotte per il potere. Affreschi e dipinti restano a testimoniare l'importanza assunta dal gioco nella vita sociale del Medioevo e del Rinascimento. E proprio dai quadri, come per magia, escono i personaggi raffigurati acquistando volume e presenza scenica, così da poter meglio apprezzare la finezza dei costumi, i dettagli e gli ornamenti, la preziosità dei tessuti che hanno reso la Defant, già nota costumista teatrale" la signora che ti veste d'antico ". L'estate al castello di Drena si arricchisce in oltre di altri importanti appuntamenti, a cura del comune di Drena. Alla mostra di pittura "Luce, colore, paesaggio " di A. Cozzaglio, protagonista del mese di luglio, segue in agosto, "La Mostra di Pittura" di M. Colombelli. Tra le serate musicali si segnalano il "Jazz Festival "(6 luglio, ore 21), il concerto "In punta di piedi "di R. Cartini, L.Andre con trio d0archi (2 agosto, ore 20,30)."Banda in concerto"( 16agosto, ore 21), e le "4 stagioni di Vivaldi " dell'Orchestra Filarmonica Italiana ( 23 agosto, ore 20,30 )

 

 

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