TRENTO - AFFRESCHI VOTIVI   1right

a Trento

AFFRESCHI VOTIVI  n°1

Morto il Cles, morto il suo successore immediato Cristoforo Madruzzo, conclusosi il Concilio, salito alla Cattedra di San Vigilio quel Ludovico Madruzzo << che si interessa maggiormente alle sorti di tutta la Chiesa, che non di quelle della propria Diocesi >>, lopera di abbellimento delle facciate non si interrompe, mutando però radicalmente nello spirito e nei risultati. L'epoca delle facciate istoriate, dei vasti cicli di soggetto mitologico, biblico o storico chiude definitivamente e ad essa segue quella dei dipinti Votivi. Riprendendo una differenziazione già avanzata non ci si trova più davanti a << facciate affrescate >> ma a << facciate con affreschi >> ed è estremamente significativo che questa fase si sostituisca alla precedente in maniera radicale, senza momenti di transizione. Le cose nelle quali campeggiano gli affreschi non sono più eclusivo vanto dei palazzi nobili o comunque degli uomini vicini a corte, ma abitazioni addirittura ordinari. Gli affreschi non testimoniano il desiderio di amore

 

 

Queste meridiane sono sulla facciata di casa Santoni, all'angolo di via Suffragio e sottoportico Dorigoni. Due putti alati reggono il cartiglio con i numeri scritti in cifra araba. Alla sinistra il canuto e colorato dio Graus con i consueti attributi della falce, del perizoma e del cerchio zodiacale. Sullo sfondi un interessante immagine del paesaggio che doveva essere visibile al pittore da lassu, a destra la torre d'Augusto, merlata e dalla possente mole cilindrica........

 

 

Due meravigliose meridiane in Via Suffragio

del proprietario, ma pittosto la sua adesione alla Sacra Romana Chiesa controriformata. La loro dislocazione è completamente scissa da ogni logica di percorso. Vengono eseguiti indipendentemente gli uni dagli altri, su case ubicate in vie del tutto secondarie. Le << storie >>cinquecentesche andavano interpretate come un film, una successione logica di fotogrammi di un'unica pellicola. Con gli affreschi votivi, siamo di fronte a immagini fisse, statiche e singole. Il racconto non esiste più sostituito dalla  unica e matematica. Nello stesso tempo, l' dove la facciata affrescata era "forma individuale di rappresentazione" , il suo nuovo valore unicum irripetibile e irriproducibile appariva prioritario, negli affreschi che adornano le facciate abbiamo modelli standardizzati, siano essi le Madonne di stampo Raffaellesco o le meridiane, i punti alati o i cartigli. 

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Antonio@Enio